La storia degli Enemies Swe parte nell'Ottobre del 2001 e questi ragazzi svedesi hanno alle spalle altri 2 singoli, sotto il monicker di The Enemies, titolati "Hunting Friends" e "Sex Drugs Rock n' Roll", quest'ultimo composto dalla sola ed omonima cover degli Shotgun Messiah. La band ha inoltre condiviso il palco con una seria di acts di tutto rilievo quali The Hellacopters, Backyard Babies, Entombed, Mustasch e Hardcore Superstar. Così "Enemy" rappresenta il 3° singolo della band e quando ho lanciato sul mio lettore cd questi 6 minuti scarsi di musica mi sono ritrovato di fronte ad una bomba ad orologeria, pronta ad esplodere! In parte la mia lode va alla Plug Or Die Records che ha messo gli occhi su una band dall'elevatissimo potenziale sia artistico che commerciale. Gli Enemies Swe sono una macchina di distruzione, che riprende in parte il sound dei Gemini Five di "Babylon Rockets", ma vi aggiunge le linee vocali di un singer più sporco e dannato quale Rickard Andersson. Così in "Enemy" vi è l'essenza degli 80's ed il sound del 2004, con le melodie che si sprecano ed i cori ruffiani misti a riffs tondi, potenti ed incessanti! Niente di nuovo certamente, ma il risultato finale è davvero sbalorditivo e la cover di "Is It My Body", proveniente dagli archivi dello Zio Alice e precisamente da "Love It To Death" ('71), conferma la volontà della band di rivedere le sonorità glam, provenienti dalle decadi passate, attraverso le tendenze del nuovo millenio; di cui Beautiful Creatures, Murderdolls, Jet 68, Gemini Five, etc., sono fra i maggiori esponenti. "Is It My Body" non è comunque stravolta, ma risulta ben interpretata sia a livello vocale che strumentale. Pur avendo a disposizione solo 2 brani mi pare di scorgere una nuova debordante creatura, che presto sarà in grado di varcare le soglie della propria nazione, nella quale sta riscuotendo un buon successo con la clip di "Enemy" in rotazione su alcune TV nazionali, per incendiare i palchi di mezza Europa!

Recensione realizzata da Bruno Rossi